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When: 1971-84
La Città dei Morti • Quando studiavo architettura era un mito imprescindibile, anche se non ho mai molto amato il suo autore.
Poi l’ho visto per la prima volta e l’ho solo fotografato, molto, direi.
L’impressione è quella di entrare in un dipinto di De Chirico e di scoprire che le quinte metafisiche sono, appunto, quinte. I materiali sono relativamente poveri, l’esecuzione è trascurata, i dettagli non esistono.
Del resto l’esplorazione di un’idea non prevede il confronto con la realtà: un’idea realizzata non è più un’idea e la città dei morti di Rossi è l’idea che si è fatta realtà e che mostra come sono sostenute le quinte e tutta l’incertezza della sua materia.
Pur restando interessante da fotografare, perché la fotografia la riconsegna al suo dominio: quello delle due dimensioni.