Ciò che è più antico è contenuto in ciò che è più nuovo: parte della collezione etrusca della Fondazione Rovati è infatti ospitata nelle salee ipogee, costruite con grande sforzo ingegneristico e rivestite da onde di pietra serena. La pasta di questa pietra è così fine da risultare quasi irreale ma forse era anche questo lo scopo di Cucinella: un certo livello di astrazione per portare il visitatore in un’altra dimensione. 

C’è anche molto ardire nelle sale del piano nobile, restaurate con tappezzerie e colori all’estremo opposto dello spettro neutro, ma filologicamente in pace con se stesse e con le opere di arte contemporanea della collezione che (anche) ospitano.