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Lo spritz

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Lo spritz

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Lo spritz è un aperitivo alcolico ottenuto miscelando prosecco, acqua frizzante o seltz e Aperol (o Campari). È guarnito con una fetta di arancia e servito con ghiaccio.

Come va consumato? Va bevuto [APPLAUSI].

In verità l’assunzione di Spritz consta di 3 fasi fondamentali:

  1. 2/3 lunghi e profondi sorsi
  2. sorseggiamento più contenuto e da conversazione
  3. riposo di circa 1/4–1/5 del prezioso liquido in modo da allungarlo lentamente con il ghiaccio in fase di scioglimento
  4. consumo finale

È importantissimo lasciare del ghiaccio nel bicchiere al termine del consumo (lo spritz non deve mai miscelarsi interamente con il ghiaccio, pena una sua diluizione eccessiva) e ciucciare la fetta di arancia, nel mentre o alla fine.

Perché è perfetto?

  1. Perché è dissetante, specie nella sua prima assunzione
  2. Perché lo è anche nel finale, quando è diluito con l’acqua del ghiaccio disciolto (ma non troppo, leggi quanto sopra)
  3. Perché è alcolico

Il consumo di spritz deve necessariamente essere conviviale. La birra va bene anche da soli ma lo spritz no, lo spritz è l’aperitivo conviviale per eccellenza, da accompagnare con patatine fritte o affettati e pane e olive e formaggi e varie ed eventuali. Con qualsiasi cosa, anche con bulloni e matite.

Ha una peculiarità: se anche consumato assieme all’equivalente di circa 4000 Kcal di alimenti vari non genera mai nella mente di chi lo assume la balzana idea che possa essere assimilato ad un pasto (sebbene nella suddetta assunzione le calorie ingerite superino di gran lunga quelle di un pasto normale). Perché è un aperitivo e tale resta e l’aperitivo è una cosa ben diversa da un pranzo o da una cena. Lo spritz si beve prima del pranzo o della cena e queste vengono dopo e quindi se pasteggi (durante il pranzo o la cena) bevendo spritz sei dichiarato persona sgradita nella Serenissima Repubblica di Venezia e nei suoi domini e vieni accompagnato al confine (a Brescia, a Ferrara, a Pordenone, comunque ai limiti del Triveneto, dominio e origine dello spritz).

Lo spritz genera uno stato mentale di benessere: agevola la conversazione, se consumato prima di cena indica ritualmente la fine della giornata (e conseguentemente delle rotture di balle), si colloca temporalmente al tramonto e trova quindi posto nei ricordi assieme alla memoria di una temperatura gradevole, di una buona compagnia, dei bei colori di un tramonto. Al tramonto tutto è più bello, gli uomini sono rossi, le donne sono brune e lucenti, il mondo è un luogo morbido e dolce, lo spritz è entrato in circolo, perché quel vigile mi sta facendo la multa ma non era fino alle 20 il divieto di parcheggio oh no sono le 19.55 maledetto non si può mai stare tranquilli non c’è mai parcheggio vicino a questo locale ma lo spritz è troppo buono e ci torno.

Giudizio finale: la realtà non è. La realtà è percepita. Con lo spritz è meglio. Fra gli alcolici come dimenticare lui?

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