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Le stampe della collezione sono disponibili su Studio Martino Pietropoli

La magia del segno è che contiene e allude e quello che non si vede (quello che è vuoto o assenza) viene colmato dall’immaginazione. Un cerchio disegnato non è solo una linea curva che si chiude su sé stessa ma è anche lo spazio contenuto entro quella linea e quello esterno. Il cerchio è un limite e una figura e, come ogni geometria, dà una forma allo spazio indistinto. 

Queste opere definiscono in maniera diversa lo spazio: a volte assomigliando a qualcosa di riconoscibile, altre essendo pure astrazioni o esercizi di equilibrio grafico. Sono esili perché il segno che le definisce lo è e pare non avere forza, ma rivelano una forza inaspettata nel definire la materia del reale. 

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