Ci si rammarica giustamente del fatto che non ci sono più le stagioni di mezzo. Anzi, a giudicare dagli ultimi anni, viviamo ormai in una costante, monolitica Stagione di Mezzo: può far caldo in inverno e freddo in estate. Forse viviamo in decine di microstagioni.
Però quella che ci piace sempre di più è la primavera. E poi l’autunno, ma per la recensione dell’autunno ci sentiamo in autunno, appunto.
Ode alla primavera
Amo la primavera perché viene dopo l’inverno
e quindi parte già avvantaggiata.
La primavera ti ricorda che le cose hanno un profumo
e che il letame serve a qualcosa, anche se preferiresti non sentirlo
o vivere lontano dai campi.
La primavera ti fa amare il calcio perché anche se odi il calcio
dopo pranzo vorresti uscire col pallone e sfidare i ragazzi al campetto.
La primavera è il prato in cui ti stendi
che è ancora un po’ umido ma chissenefrega.
La primavera non è calda né fredda: è perfetta.
La temperatura giusta? Quella della primavera.
Come un costante bagno caldo ma non troppo.
In primavera riscopri la luce e capisci
quanto ti era mancata per tutto l’inverno.
In primavera maledici l’inclinazione dell’asse terrestre
che causa le stagioni
e l’orbita della terra, che a un certo punto ti allontana dal sole.
Ciao sole. Ci vediamo.
In primavera hai solo voglia di camminare a occhi chiusi
e di sentire che profumo c’è.
Di orientarti con l’olfatto
perché la primavera sprigiona i profumi.
In primavera tutto rinasce
e forse è per quello che ci piace.
La primavera è una nuova possibilità.